L'Isola 2003 non smentisce le attese
Anche il dodicesimo appuntamento con la canzone d'autore che si è svolto il 12, 18 e 19 luglio 2004 a Ricaldone si è concluso in maniera trionfale. Grazie alla presenza dell'ormai affezionato pubblico dell'Isola ma anche al supporto degli enti locali, Comune e Provincia, e della Regione Piemonte, l'edizione 2003 della manifestazione inserita nel circuito di Piemonte dal Vivo è stata un successo.
Se la serata “culturale”, quella di sabato 12 luglio, è stata seguita da oltre centocinquanta persone stipate nel teatrino del paese, il 18 e 19, durante le due serate interamente dedicate ai concerti, appuntamento ormai “classico” delle notti estive di Ricaldone, il piccolo borgo arroccato tra le colline è stato letteralmente invaso da quasi tremila persone.
Tra le scommesse di questo 2003, la proposta di due serate assolutamente contrapposte.
La prima, più orientata verso sonorità elettroniche, ha visto susseguirsi la dolcezza di Susanna Parigi, giovane cantautrice, pianista e fisarmonicista che, al piano, ha incantato il pubblico di Ricaldone, le esplorazioni sonore dei già noti Delta V, che hanno concluso la serata sulle note delle più famose «Se telefonando» e «Un'estate fa», e la grinta dei Tiromancino, in concerto.
La seconda serata, decisamente “unplugged”, si è aperta con Mircomenna, cantautore bolognese la cui opera prima, premiata dal mensile L'Isola che non c'era, ha suscitato persino l'attenzione di Paolo Conte. Da Bologna a Cuneo, il fil rouge della canzone d'autore ha visto poi salire sul palco di Ricaldone Gianmaria Testa, che, con le sue note, ha senza dubbio emozionato il pubblico radunatosi sul piazzale della Cantina sociale. Dopo Testa è stata la volta di Mimmo Locasciulli, cantautore e pianista d'eccezione, che, assieme a Greg Cohen, contrabbassista di Tom Waits, ha accompagnato il pubblico verso sonorità più legate alla musica jazz. A concludere la serata è stato il grande Ron, che, in compagnia di una giovane interprete dalla voce calda e suadente, Piera Pizzi, ha regalato emozioni a non finire. Da «Il gigante e la bambina», passando per brani come «Piazza Grande» e «Vorrei incontrarti tra cent'anni», il cantautore nativo di Dorno (PV) è approdato a «Ciao amore, ciao», appassionando il pubblico e toccando il cuore dell'Associazione Culturale Luigi Tenco - Ricaldone, da sempre legata all'ultimo brano di Tenco.
Presentatore di entrambe le serate, Ernesto Bassignano ha realizzato venerdì 18 l'ultima puntata di “Ho perso il Trend”, in diretta da Ricaldone – o meglio Riscaldone, come ha sottolineato Luzi, partner radiofonico di Bassignano, riferendosi forse all'afa di questi ultimi giorni!
Tra gli ospiti di riguardo delle due serate, oltre alle autorità locali, il famoso Vince Tempera, che, per l'occasione, si è cimentato al mixer durante l'esibizione di Susanna Parigi, e Pepi Morgia, regista televisivo, rappresentante del Club Tenco di Sanremo.
Oltre alla piacevole invasione di pubblico, che ha confermato ancora una volta la validità delle scelte di programma, ciò che rincuora e riempie di orgoglio i membri dell'Associazione culturale Luigi Tenco sono stati gli apprezzamenti ricevuti da artisti, giornalisti e critici per il lavoro svolto per l'organizzazione dei concerti, e per la giornata del 12 luglio, dedicata a “Le canzoni di Luigi Tenco”.
ERNESTO BASSIGNANO – presentatore edizione 2003
Penso che l'Isola in Collina mi mancava, sono contento di averla fatta perché dopo 12 Recanati, una decina di Tenco (a Sanremo), il premio Ciampi, di Ricaldone ne ho sempre sentito parlare ma mi mancava proprio alla collezione. Sono molto contento di essere qui, chiaramente stasera sarò felicissimo perché son tutti amici miei degli anni '70 quelli che presento.
Penso che siete degli eroi perché un conto è fare Recanati con dei miliardi, un conto è in 5 o 6 fare quella che sembra una grande festa de l'Unità ma che in realtà, come impostazione, ha presupposti culturali molto più grandi e più seri, siete degli eroi a fare una roba del genere perché se non ci fosse bisognerebbe inventarla.
Per quanta riguarda Tenco sono stato totalmente influenzato dalla musica di Tenco; le prime recensioni dei miei dischi parlavano di un continuatore di Tenco, e ne sono molto orgoglioso, ma la cosa mi ha un po' fottuto perché Tenco un po' si nasconde e se arriva un altro simile lo si fotte immediatamente. Nella recensioni di “Moby Dick” mi ricordo che Gino Paoli mi diede addosso dicendo “copia male Luigi Tenco” e rimasi male perché io non copiavo nessuno è che la mia voce è quasi uguale….
Per me Tenco e i francesi sono stati una scuola di vita per cui anno influenzato tutto di me e nei miei dischi, ormai non suono più da vent'anni, c'era tanto di Tenco, c'era la volontà di proseguire per quella strada.
Tenco, “jazzisticamente” parlando, era unico nella voce e nell'intenzionalità ed oggi, culturalmente parlando, non c'è un humus sufficiente per ripeterlo.
RON edizione 2003
L'Isola in Collina mi sembra una bella cosa. Questi luoghi che hanno dei bei paesaggi da vedere servono molto all'animo e per cui alla scrittura, a chi fa dell'arte. E poi… Ricaldone è il paese di Tenco. Io credo che Tenco sia stato il primo vero cantautore, c'era Paoli insieme a lui, ma Tenco era un pochino più di lato, era uno che non si esponeva più di tanto, non l'ho mai conosciuto ma da quello che ho sentito ed ascoltato delle sue canzoni mi sembrava una persona che avesse un'intimità molto personale, non era uno che tirava al successo a tutti i costi.
Io personalmente, ho fatto i corsi da ragazzino cantando le sue canzoni… ad esempio “Se stasera sono qui” è stato un mio cavallo di battaglia ai concorsi per voci nuove; questa canzone e “Vedrai Vedrai” mi hanno fatto vincere varie coppe….
FEDERICO ZAMPAGLIONE - TIROMANCINO edizione 2003
Luigi Tenco è stato uno dei grandi autori ed interpreti della musica italiana che è scomparso, forse, anche prima di riuscire a dare tutto, artisticamente parlando. Noi siamo contenti di essere qua, all'”Isola in Collina” e dare il nostro piccolo contributo alla celebrazione di un personaggio che sicuramente fa parte della storia della musica italiana. Sicuramente ci sono delle cose nel suo modo di cantare e comporre, un modo molto sentito e malinconico che probabilmente, per quanto ci riguarda, è nell'aria. Noi non siamo fan in prima linea di Tenco però di sicuro alcune arie e armonie fanno parte del nostro modo di suonare. È un artista che ho sempre guardato con interesse e con stima e ogni volta che lo vedevo in tv da ragazzino mi colpiva per il suo modo sentito di interpretare le canzoni.