Forse mai edizione dell'Isola è stata più azzeccata; mai ha tributato omaggio tanto fedele ad abbondante al poeta musicista, Luigi Tenco.
Il 17 luglio, giornata inaugurale, Ricaldone ha ospitato, presso il Teatro Umberto I, il dibattito “Un giorno dopo l'altro: generazioni a confronto”. C'erano i simpaticissimi Andrea Satta (“Tetes de Bois”) e Salvatore De Siena (“Il parto delle nuvole pesanti”), la dolcissima Isa, il premuroso Max Manfredi, Marco Peroni ed Enrico Deregibus a sollecitare ricordi e riflessioni. Ricordi soprattutto: la prima domanda rivolta agli ospiti riguardava proprio il momento dell'”incontro con Tenco”. Chi lo ha ascoltato attraverso i lenti, chi lo ha cantato da scolaro, chi è stato suggestionato da una musica che unita al testo diventa magia.
Nello sviluppo del discorso viene sottolineata più volte la piemontesità di Luigi Tenco, elemento fondamentale proprio qua, a Ricaldone, sua terra d'origine.
In serata, dopo un abbondante buffet, i suoi motivi più noti (da Angela a Cara Maestra, da Mi sono innamorato di Te a Ciao amore Ciao – suggestiva, con immagini di Luigi proiettate nel Teatro - ) e anche quelli meno conosciuti, hanno potuto salite alla ribalta grazi alla voce di Edoardo Cerea, protagonista, con la sua band, dello spettacolo “L'aria triste che tu amavi tanto”, regia di Renzo Sicco, uno splendido itinerario svolto da letture e riflessioni.
Le serate musicali, presentate il 23 e il 24 luglio, hanno offerto due esibizioni riuscitissime: grinta, energia e ritmo da un lato, carezzevole dolce musica dall'altro. Come consueto, prima dei concerti dei “big” si sono alternati sul palco dell'isola i “cantautori del futuro” che hanno, soprattutto la prima sera, meravigliato il pubblico presente: il giovanissimo Riccardo Baffoni, già reduce di collaborazioni con i Nomadi e la PFM, Marco Ongaro, vincitore nel 1987 della targa Tenco come miglior Opera Prima, Fabio Caucino e I Mercanti di Liquore nella serata di sabato 24 luglio. Il primo legato alla tradizione italiana della scuola piemontese e ligure; gli altri costituiti da composizioni originali e da rivisitazioni di alcune tra le più belle canzoni di Fabrizio De Andrè e diversi cantautori significativi del panorama della musica d'autore tra cui Luigi Tenco.
Gli spettacoli si sono quindi conclusi rispettivamente con il concerto degli Stadio e di Samuele Bersani.
I primi hanno, più che mai, coinvolto il pubblico presente con la loro bravura e un palco avveniristico e multimediale; l'ultimo, in particolare, si è detto di casa. Dopo la partecipazione a Ricaldone nell'edizione 1993 come artista emergente, ha ritrovato lo stesso calore e la stessa emozione da “ragazzino” già provata anni prima… Durante il concerto ha parlato di agnolotti mangiati in quantità e di un gran buon vino che, però, ha solo assaggiato per evitare di danneggiare l'intonazione. Un'edizione, quest'ultima, riuscitissima, caratterizzata soprattutto dalla semplicità e dal piacere dell'amicizia; la cordialità, la gentilezza, la disponibilità degli artisti invitati ha stupito tutti, soprattutto noi, ragazzi dell'Associazione Tenco.
Dopo la grandiosa tredicesima edizione dell'Isola in collina, l'Associazione, accogliendo l'invito del Comune di Ricaldone, ha voluto sperimentare un'insolita serata a tema che potesse ampliare l'ormai classico evento estivo.
Giovedì 23 dicembre, presso il Teatro Umberto I di Ricaldone, sono saliti sul colle di Tenco i Tre Martelli, gruppo folk alessandrino composto da Renzo Ceroni, Enzo Conti, Paolo Dall'Ara, Giancarla Guerra, Fernando Raimondo, Andrea Sibilio che hanno presentato in chiave moderna le tradizioni musicali più autentiche del Piemonte.